In questo primo post del blog mi sembra giusto presentare a
grandi linee la situazione “attività fisica e sedentarietà” in Italia e
confrontarla con ciò che accade nel resto del mondo.
Partendo dal presupposto che i numeri non mentono mai e sono
dei dati implacabilmente oggettivi, possiamo notare, secondo gli ultimi dati
forniti dal Coni in merito alla pratica sportiva in Italia nel 2010, che sono
oltre 19 milioni le persone che dichiarano di praticare uno o più sport mentre
il numero di sedentari presente nella popolazione italiana è di circa 22
milioni ed infine è di circa 16 milioni il numero di coloro che pur non
praticando uno sport hanno svolto attività fisiche.
Interessante e beneaugurante notare che rispetto ai dati
degli anni precedenti, sempre forniti dal Coni, il numero di coloro che
praticano attività fisica o una qualche pratica sportiva è aumentata di oltre
un milione e mezzo di persone, riducendo così il numero di sedentari nel nostro
paese.
In altri post esamineremo al dettaglio i dati relativi alle
diverse fasce d’età ma paragonando questi dati appena illustrati alla
situazione del resto del mondo notiamo che in Europa, ad esempio, il 40% degli
interpellati (indagine ad opera Eurobarometro) dichiara di praticare uno sport almeno
una volta alla settimana, il 65% degli intervistati pratica una qualche forma
di esercizio fisico almeno una volta alla settimana, il 35% racconta di
praticare raramente, o di non praticare affatto, alcun tipo di attività fisica.
Dati che ci dimostrano, come la situazione italiana sia in
linea di massima simile al resto d’Europa, nel mondo invece il 28% degli uomini
e il 34% delle donne sono fisicamente inattive con picchi del 40% nelle regioni del mediterraneo orientale
e del centro-America, ed è nel Sud-est asiatico invece che si registra la minore percentuale di
sedentarietà (15% degli uomini e 19% delle donne).
Se i dati appena esposti non condannano la situazione nel nostro
paese concludo questo post con una piccola e negativa analisi: In Europa gli
olandesi sono i primi per l'uso della bicicletta, impiegata nel 26% degli
spostamenti, seguono i danesi (19%), tedeschi (10%), poi austriaci (9%), belgi
(8%), svedesi (7%), francesi (5%) e italiani (4%); questa è la chiara
dimostrazione che anche a livello socio-culturale la strada da fare è ancora
tanta cari connazionali...
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