martedì 15 gennaio 2013

L'intervista: Mauro Gabbrielli


Mauro Gabbrielli è sicuramente tra i colleghi più brillanti e talentuosi che abbia mai conosciuto; da diverso tempo il suo nome è una garanzia nel panorama cestistico sardo e l’apice della sua ancor giovane carriera lo ha toccato con l’esperienza da preparatore fisico nella Dinamo Banco di Sardegna Sassari.

E’ giudicato uno dei migliori preparatori fisici di basket dell’isola e come se non bastasse è impegnato quotidianamente nello sviluppo dello sport isolano attraverso la Dinamica Sardegna a.s.d. , il CONI provinciale di Oristano ed il progetto scolastico Coni-Miur.

Vanta inoltre un brillante passato come arbitro di calcio e in questa intervista ci farà un quadro della situazione sportiva in Sardegna, ci racconterà le sue esperienze e i progetti in cui è impegnato.

Per chi non lo sapesse, in cosa consiste il progetto Coni-Miur, che ti vede protagonista in Sardegna dalla sua nascita, e che bilancio possiamo fare ad ormai 3 anni dalla sua creazione?
Il progetto Coni-Miur di Alfabetizzazione motoria prevede l'inserimento degli esperti delle Scienze Motorie nella scuola elementare e questo fa sì che i bambini si trovino a lavorare con veri e propri esperti del movimento.
Il progetto che mi vede parte integrante da 3 anni può a mio modo di vedere avere un bilancio positivo, in quanto in questi anni ho potuto assistere con i miei occhi ai miglioramenti  dell’attività fisica regolare fatta con esperti; i miglioramenti sono stati monitorati attraverso delle valutazioni che periodicamente facciamo dall'inizio del nostro intervento, queste valutazioni sono dati cronometrici e quindi i miglioramenti sono facilmente riscontrabili da noi esperti durante le valutazione che periodicamente siamo chiamati a fare.

Nel panorama sportivo isolano che obiettivi a medio e lungo termine si propone la società da te creata Dinamica Sardegna A.S.D.?
Dinamica Sardegna A.S.D è una società nuova nel panorama isolano ma soprattutto nella città di Oristano ed è una società affiliata con la federazione di atletica leggera.
Questo ambizioso progetto che parte dall'idea dell’ amico e collega Roberto Sassu, ha come obiettivo primario  l'ampliamento dei praticanti dell'attività sportiva in generale partendo ovviamente dalla base e cioè i giovani che sono realmente coloro che possono dare un futuro al movimento sportivo isolano e italiano. 
Crediamo fermamente, sia io che Roberto, che ad Oristano come in tutta la Sardegna possono esistere dei giovani con le qualità e la voglia per eccellere in ambito sportivo, ne sono una chiara dimostrazione Stefano Oppo nel canottaggio, Marco Spissu nel basket oppure Dario Del Fabro nel calcio.
 Ovviamente per riuscire a tirare fuori i "campioni" del futuro è necessario portare avanti la cultura del lavoro... e questo è un altro degli obiettivi che la Dinamica Sardegna vuol raggiungere, con i propri ragazzi e con chiunque abbia voglia di migliorare le proprie qualità fisico-atletiche.

Pensi che lo sport isolano stia risentendo della crisi economica che sta investendo l'Europa? ed in che modo un laureato in scienze motorie può costruirsi un suo futuro in mezzo a tale incertezza?
Ovviamente la crisi colpisce anche il settore sport, questo è facilmente riscontrabile dalle politiche economiche delle maggiori squadre italiane ed alcune di quelle europee, questo però può essere un vantaggio per le società sportive che investono nei giovani e in tecnici validi per i settori giovanili.
Questo momento economico di crisi può quindi portare giovamento a tutte quelle squadre con dei validi settori giovanili; infatti la creazione di atleti futuribili, per mezzo della formazione nel settore giovanile, permette alla società un grosso risparmio sull'eventuale acquisto di atleti provenienti da altre società, ovviamente come dicevo prima ci dev'essere un investimento in termini di tecnici, preparatori e responsabili dei settori giovanili. 
Un laureato in scienze motorie che vuole portare la propria professionalità all'interno delle società sportive, siano esse realtà dilettantistiche o professionistiche, deve investire sulla propria formazione al di fuori dell'ambito universitario passando attraverso i corsi delle federazioni siano essi corsi per allenatori o corsi per preparatori fisici; un altra cosa che può permettere a un laureato in scienze motorie di migliorare la propria professionalità, è l'affiancamento ad un collega o un allenatore esperto che possa svelare i "segreti del mestiere".
Consiglio quindi a tutti coloro che vogliono fare dello sport una professione di cercare di "vendere" qualità ma soprattutto consiglio di non arrendersi di fronte alle difficoltà iniziali che si possono incontrare intraprendendo qualunque professione.

Sei uno dei più importanti preparatori fisici di basket in Sardegna, che ricordi hai e cosa hai imparato dall'esperienza alla Dinamo Sassari? Pensi che questa squadra sia una spinta per il movimento cestistico sardo?
Innanzitutto ti ringrazio per definirmi uno dei migliori preparatori fisici della Sardegna, ma a mio modo di vedere sono solamente un ragazzo innamorato dello sport e che ha voglia di imparare, senza questi stimoli difficilmente si riesce ad andare avanti nel nostro settore.
L' esperienza sassarese è nata per merito dell’ amico e collega Marco Pinna , ex preparatore storico della Dinamo(28 anni di militanza); da lui ho imparato tantissimo ma soprattutto mi ha insegnato il lavoro a 360 gradi, senza escludere niente per quello che riguarda il processo di preparazione fisica di un atleta. Ovviamente collaborando con la Dinamo ho potuto assistere agli stimoli allenanti che allenatori e preparatori devono fornire non solo agli atleti giovani, ma anche ad atleti di rinomata esperienza, questo mi ha permesso di capire anche quale tipo di rapporto bisogna cercare di instaurare coi propri atleti. 
La Dinamo è sicuramente una grossa spinta per il movimento cestistico sassarese ed isolano e ne da dimostrazione in ogni partita casalinga, ma ritengo che l'entusiasmo, senza il supporto delle dovute qualità professionali di cui parlavamo prima a proposito dei settori giovanili, sia fine a se stesso e quindi come ogni fiamma sia destinato a spegnersi. 
Mi auguro quindi che tutte le società isolane sappiano cogliere questo entusiasmo derivante dalla squadra sassarese, fornendo ai ragazzi i dovuti stimoli , non solo in termini di passione , ma anche e soprattutto in termini di qualità tecniche.

Sei stato un ottimo arbitro di calcio, dal punto di vista socio-culturale che differenze hai trovato tra l'ambiente calcistico e quello cestistico?
L'ambiente cestistico e quello calcistico hanno profonde differenze di tipo culturale, infatti l'errore da parte dell'arbitro o degli arbitri in una partita di pallacanestro viene accettato di buon grado da parte di tutte le componenti del gioco, questo probabilmente deriva dalla minore pressione e dalla maggiore collaborazione, che giocatori e tecnici, danno all'interno di una partita ma anche dall'interesse secondario che questo sport(come anche altri sport minori), suscita negli sportivi italiani.
Nella pallacanestro sono sporadici i casi di aggressione agli arbitri questo invece non avviene nel calcio ed è probabilmente dovuto, non solo per un fatto culturale, ma anche per l'eccessivo eco delle polemiche arbitrali che rimbalzano dalle televisioni nazionali, fino ai campi dilettantistici. 
Nel calcio italiano purtroppo l'errore umano viene visto come "malafede" e finché non si capirà che l'errore fa parte del gioco, allora non si potrà andare avanti...
Sarebbe bellissimo se alla tv, i commentatori, parlassero molto più di calcio giocato e molto meno degli errori arbitrali, come accade nella Premier League inglese...ma forse così facendo, i programmi calcistici avrebbero meno audience e ci sarebbero molti (troppi)"esperti di calcio" disoccupati...a buon intenditor...

Ringraziamo Mauro per questa intervista e gli auguriamo un 2013 ricco di soddisfazioni sportive e non!!!

Per chi volesse approfondire ecco il link alla pagina Facebook della Dinamica Sardegna a.s.d.

© myfitsports

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